EDITO
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Noi siamo il popolo che salta nel buio, noi siamo il popolo che siede in grembo alle divinità. Nella nostra carne, la (r)evoluzione risolve lo scontro tra culture.
Gloria Anzaldúa. “Terre di confine/La frontera”
CRACK CANNIBALE DO EAT YOURSELF! – È storpiando il nome dei popoli del Caribe che il colonialismo ha creato la figura CANNIBALE, l’ha esposta e ritratta. I Caribi sono diventati Canibi e da qui cannibali, l’idea dell’esistenza di un mito cannibalico è un’invenzione razzializzante. Il colonialismo l’ha concepita e mostrificata. Ha rapito e esposto nei saloni coloniali i nativi razzializati ordinandogli di fingersi cannibali. Quando le avanguardie di inizio Novecento, prima di tutti Dada, hanno reclamato a sè questa invenzione ha assunto un ruolo ideale, di rivolta e di spirito primigenio, senza mai metterne in discussione l’esistenza questo processo ha fatto sì che il suo mito si sia mosso attraverso il secolo e fino a trasformarsi nei mondo movie, o tra gli zombi divoratori di carne umana. CRACK oggi ricorda il cannibale come oggetto di razzializzazione ed espropriazione, vittima due volte prima nella realtà e poi nel racconto e nella trasmissione ideologica e senza prove che ne è stata propagata.
Il capitalismo invece ha estinto ogni popolo che ha chiamato cannibale. Si è nutrito senza sosta di ogni persona vivente che ha potuto sfruttare. Non ci sono dubbi su chi sterminò e chi fu sterminato.
Il cannibalismo è il tratto distintivo, il dispositivo operazionale del Capitale. Dallo sfruttamento all’espropriazione non ci sono vie di scampo per l’umanità e per il pianeta. Il cannibalismo del Capitale si spinge oltre fino alla pratica del Gastrocolonialismo, occupando gli spazi esterni e interni del nostro corpo, costringendoci a cagare la merda siamo obbligati a mangiare. L’unico modo di sottrarsi al dominio biopolitico è l’Autofagia. Dobbiamo strappargli il boccone di bocca. La mossa estrema, DO EAT YOURSELF! Voi Orde dell’Autoproduzione sapete bene di cosa si tratta. Conoscete la pratica estatica di nutrirsi di niente e creare visioni invincibili. È questo il richiamo che quest’anno il nostro meeting vi lancia. Su cui mescolare le nostre carni e i nostri colori. e al banchetto ogni carne è benvenuta.
ANY FLESH IS WELCOME.
Ci vediamo a CRACK! dal 22 al 25 giugno 2023
CRACK! supporta #LANDBACK : restituire la terra alle popolazioni Indigene!
[ENG]
We are the people who leap in the dark, we are the people on the knees of the gods. In our very flesh, (r)evolution works out the clash of cultures.
Gloria Anzaldúa. “Borderlands/La frontera”
EDITORIAL
CRACK CANNIBALE DO EAT YOURSELF ! – It was by mispronouncing the name of the peoples of the Caribbean that colonialism created the CANNIBAL image, exposed and portrayed. The ‘Caribi’ became ‘Canibi’ and hence cannibals. The existence of a cannibal myth is a racialising invention conceived and monsruosised by capitalism itself, which systematically kidnapped and exhibited racialised natives in colonial salons, forcing them into a cannibalistic farce that fed the imaginaries of Western audiences.
When the avant-gardes of the early 20th century, first and foremost Dada, claimed this invention for themselves, it took on an ideal role, one of revolt and primordial spirit, without ever questioning its origins. This process allowed the cannibalistic myth to move through the century, up to permeating into the filmic imaginary in the form of flesh-eating zombies.CRACK today remembers the cannibal as an object of racialisation and dispossession, a victim twice over, first in its historical reality and then in the ideological and unproven narrative and transmission that has been propagated in time.. Capitalism has annihilated every population it has labeled as cannibal, relentlessly feeding on every living person it could exploit. There is no doubt about who actively exterminated and who was exterminated.
Cannibalism is the hallmark, the operational device of Capital. From exploitation to expropriation, there is no escape for humanity and the planet. Capitalism’s cannibalistic tendencies refined themselves ultimately into the practice of Gastrocolonialism, wherein Capital occupies the outer and inner spaces of our bodies – forcing us to shit out the shit we eat.
The only way to escape biopolitical domination is Autophagy. We must tear the morsel out of its mouth. The ultimate move: DO EAT YOURSELF! You, Hordes of Autoproduction, already know what this is all about. You know the ecstatic practice of feeding on nothing and yet creating invincible visions. This year, our gathering invites you all to answer this cry. Let’s mix our meats and colors: at this banquet
ANY FLESH IS WELCOME.
See you at CRACK! from 22 to 25 June 2023
CRACK! supports #LANDBACK : give the land back to Indigenous people!