«All’inizio dell’impresa coloniale stava il principio di separazione. In larga misura la colonizzazione consisteva in un’opera costante di separazione – da una parte il mio corpo vivente e dell’altra tutti quei corpi-cose che gli stanno intorno; da una parte la mia carne d’uomo per la quale esistono per me tutte quelle altre carni-cose e carni da macello; da una parte me, struttura senza paragoni e punto zero di orientamento del mondo, e dall’altra gli altri, con i quali non posso mai fondermi, che posso ricondurre a me, ma con i quali non potrò mai avere veri rapporti di reciprocità e di mutuo coinvolgimento».

«The principle of separation lay at the root of the colonial project. Colonialism had to a large extent consisted in a constant effort to separate: on one side, my living body; on the other, all those ‘body-things’ surrounding it – with my human flesh as the fundamental locus through which all other exterior ‘flesh-things’ and ‘flesh-meats’ exist for me. On one side, therefore, is me – the basic nexus and source of orientation in the world – while, on the other, are the others with whom, however, I can never completely fuse – others with whom I may relate, yet never genuinely engage in relations of reciprocity or mutual implication».

Achille Mbembe - Nanorazzismo / Society of enmity